




Il processo di apprendimento scolastico pone le sue basi nelle competenze e nelle doti comunicative degli insegnanti, ma anche le condizioni fisico-ambientali entro cui si svolge l’insegnamento possono assumere un peso rilevante.
Una di queste condizioni è rappresentata dalla qualità della risposta acustica degli ambienti scolastici, con una vasta e consolidata letteratura tecnica che descrive la stretta correlazione tra le caratteristiche del contesto sonoro in cui vengono svolte le lezioni, la velocità del processo di apprendimento e le condizioni generali di benessere psicofisico degli insegnati e degli allievi.
Un livello scadente di qualità nell’ascolto, normalmente associata a fenomeni acustici di eccessiva riverberazione, ha come risultato la compromissione della comunicazione verbale, ovvero la perdita dell’intelligibilità del parlato, con conseguente riduzione della percentuale di parole intese dall’ascoltatore, rispetto alle parole pronunciate dall’oratore.
Se si considera la durata delle ore di lezione unitamente al livello di attenzione necessario alla comprensione del messaggio sonoro, in un contesto caratterizzato da marcato discomfort uditivo, sarà certamente conseguente un generalizzato senso di affaticamento a fine giornata.
Questa condizione oltre ad avere pesanti conseguenze pratiche in termini di riduzione dell’apprendimento, può generare sul lungo periodo disagi percepibili anche a livello fisiologico, talora non privi di più rilevanti ricadute patologiche.
MODALITA’ TECNICHE DI INTERVENTO
Gli interventi di trattamento acustico hanno lo scopo di annullare o limitare i fenomeni di riverberazione negli spazi architettonici, quale principale causa della cattiva qualità uditiva all’interno di un locale. La riverberazione è generata dalla riflessione delle onde sonore sulle superfici lisce e compatte presenti nei locali e gli interventi di correzione acustica hanno pertanto la finalità di introdurre negli ambienti delle superfici fono-assorbenti, che limitino tali riflessioni. Il principale parametro di misura usato in questi casi per determinare le prestazioni acustiche di un ambiente è il cosiddetto Tempo di Riverberazione, spesso sintetizzato con il termine T60. La misurazione in sito del T60 si realizza emettendo un rumore forte ed impulsivo, quale ad esempio lo scoppio di un palloncino e misurando tramite uno strumento chiamato fonometro, il livello di rumore in decadimento. Per maggiore chiarezza si consideri che non si passa mai da una condizione di rumore elevato ad un livello di rumore zero in modo istantaneo, ma si ha sempre una più o meno prolungata permanenza di “rimbombo”. In termini pratici il T60 è pertanto la durata (espressa in secondi) di quella “coda sonora” in cui si misura una riduzione di 60 dB rispetto al valore di partenza e quando tale intervallo di tempo risulta eccessivamente prolungato, si ha una sovrapposizione dei suoni, con conseguente senso di confusione e incremento della rumorosità generale. Per l’individuazione dei corretti valori e parametri progettuali cui attenersi, nella gestione della acustica interna degli spazi architettonici è stata di recente introdotta una specifica normativa di settore (Normativa UNI 11532-1:2018 - Caratteristiche acustiche interne di ambienti confinati – Metodi di progettazione e tecniche di valutazione). La norma descrive gli aspetti generali comuni a tutti i settori di applicazione, in particolare i descrittori che meglio rappresentano la qualità acustica di un ambiente, indicandone i valori di riferimento in relazione alla destinazione d’uso dell'ambiente stesso, i metodi di previsione e le tecniche di valutazione.
ACUSTICO® PER LE SCUOLE
Per questo importante settore ACUSTICO® ha sviluppato una specifica gamma di prodotti dedicati, caratterizzati da eccellenti prestazioni acustiche e che rispondono ai più elevati standard europei in tema di sicurezza, atossicità, leggerezza, durabilità e ininfiammabilità (Certificazione Classe 1 ignifuga ed Euroclasse B-s2-d0).
I sistemi fonoassorbenti ACUSTICO®, collocati secondo corrette modalità progettuali, all’interno di aule, mense, laboratori, palestre e spazi comuni e collettivi negli edifici scolastici, permettono di ottenere corrette condizioni di Tempo di Riverberazione, contenendo la rumorosità generale, in conformità con i valori previsti dall’attuale legislazione vigente.
I pannelli ACUSTICO® non prevedono alcun uso di FAV (Fibre Artificiali Vetrose, quali lana di roccia o lana di vetro), e non contengono pertanto leganti a base formaldeide, eliminando ogni possibilità di dispersione in ambiente di polveri inalabili.
I prodotti sono sviluppati secondo principi di completa eco-compatibilità e realizzati con materiali per la quasi totalità riciclabili e provenienti da riciclo.
Una particolare attenzione è sempre posta agli aspetti del design, con una vasta gamma di forme e colori, in grado di valorizzare e vivacizzare ogni ambiente trattato e promuovendo prodotti dal gradevole appeal estetico anche nelle versioni più economiche.